Quando si operano cambiamenti a livello DNS, ad esempio quando si modifica l’indirizzo IP di un dominio, anche se l’elaborazione da parte del sistema fosse immediata, capita sovente che richiamando subito dopo il dominio dal browser internet non si venga indirizzati al nuovo IP perché i precedenti DNS sono ancora memorizzati nella cache del proprio PC.
In questo caso, per risolvere questo problema potrebbe essere sufficiente svuotare la cache del resolver DNS.
La procedura da seguire differisce a secondo del sistema operativo in uso, di seguito indichiamo come eseguire il reset della cache resolver DNS:
Sistema operativo Windows:
Aprire come amministratori il Prompt dei comandi dal Menù START > PROGRAMMI > ACCESSORI e digitare:
ipconfig /flushdns
quindi premere sul tasto invio e si otterrà una risposta del tipo:
Windows IP Configuration
Successfully flushed the DNS Resolver Cache.
Sistema Mac OS X Tiger:
Aprire una nuova finestra della shell, ad esempio Terminal o iTerm, e digitare il seguente comando:
sudo lookupd -flushcache
Verrà chiesta la password di amministratore, inserire la password e confermate, se l’operazione va a buon fine nessun messaggio d’errore comparirà a schermo.
Sistema Mac OS X Leopard:
Con il rilascio di Leopard, Apple ha posto fine all’esistenza del comando lookupd, quindi per cancellare la cache DNS su Leopard è necessario utilizzare dscacheutil digitando:
dscacheutil -flushcache
In questo caso non sono richiesti privilegi di amministratore quindi non è essenziale eseguire la chiamata via sudo.
Sistemi Linux/Unix:
Linux e UNIX forniscono diversi modi per cancellare la cache: si può eseguire nscd o BIND o dnsmasq
1. Flush nscd dns cache
$ sudo /etc/init.d/nscd restart
oppure:
# service nscd restart
oppure:
# service nscd reload
2. Flush dnsmasq dns cache
$ sudo /etc/init.d/dnsmasq restart
oppure:
# service dnsmasq restart
3. Flush caching BIND server dns cache
# /etc/init.d/named restart
oppure:
# rndc restart
oppure:
# rndc exec